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Amazing Bebe Posted by on Sep 19, 2016 in Uncategorized

Meet Bebe (Beatrice) Vio, a truly amazing person. When she was 11 years old she contracted meningitis, which left her with all four limbs amputated and her face and body severely scarred. Now, aged 19, she’s the campionessa mondiale paralimpica di fioretto (world wheelchair fencing champion).

Bebe Vio. Photo Wikipedia

Bebe Vio. Photo Wikipedia

Bebe’s story … in her own words:

Sono una ragazzina di 19 anni perciò faccio la vita di una ragazzina di 19 anni quindi esco, vedo i miei amici, vado a scuola ovviamente, faccio lo sport, faccio tutto quello che mi piace. Solo che il casino è che le cose che mi piacciono stanno diventando tutte molto importanti.

I’m a 19 years old girl, so I live the life of a 19 years old girl, therefore I go out, see my friends, go to school, obviously, practice sport, I do everything I like. It’s just that the problem is: the things I like are all becoming very important.

Ho cominciato a fare scherma a cinque anni, ero in questa palestra, io me lo ricordo benissimo questo momento, che sono arrivata e ho visto tipo tutti ‘sti Zorri bianchi … il rumore, mi ricordo benissimo il rumore delle lame che si scontrano, delle cozze, dei bipbip … quando mi hanno dato la mascheretta in mano, poi mi arrivava qua … eee … il fioretto che era più alto di me è stato bellissimo, e basta, non è più finito questo amore per la scherma

I started fencing at the age of 5, I was in this gym, I remember this moment very well, I arrived and saw like all these white Zorros … the sound, I really remember the sound of the blades hitting each others, the clanking, the bipbips … when they put my little mask into my hands, which reached down here … and … the foil which was taller than me, it was wonderful, and that’s it, this love for fencing has never ended.

Sono andata avanti, fino agli 11 anni, ero fra le prime 5 del ranking, poi nel 2008 ho avuto questa malattia che si chiama meningococco, che è un batterio insomma, che fa scoppiare le vene del corpo, quindi il sangue esce, crea tipo dei lividi. E quindi siamo andati all’ospedale e tutto quanto, la malattia, le amputazioni: sono stata 104 giorni in ospedale, sembrava tutto a posto, in realtà mi è tornata, tipo, perché non era andata via del tutto quest’infezione, e quindi poi mi hanno dovuto amputare anche le gambe. Fai conto che il parroco che mi seguiva in ospedale, quando sono stata male di nuovo, lui non sapeva più cosa fare, ha detto … è venuto da me e fa: “Questa notte me la sono presa con il principale!” Quindi, ho messo in crisi pure il prete!

I went on until the age of 11, I was amongst the first 5 in the ranking, then in 2008 I had this illness called meningococcus, which is actually a bacterium, that makes the veins of the body explode, so the blood comes out, and creates like bruises. And so we went to the hospital and everything else, the illness, the amputations: I was in hospital for 104 days, everything seemed fine, in reality it came back, like, because this infection hadn’t gone away completely, and so later they had to amputate my legs too. Consider that the chaplain who took care of me in hospital, when I was ill again, he didn’t know what to do anymore, he said … came to me and said: “Last night I got upset with The Boss!” So, I put the priest into a crisis!

In the video excerpt below, from 02:25 to 02:53, Bebe shows us her ‘everyday arms’ and explains how they work.

Quando sono andata veramente, ufficialmente al centro protesi a dire: “Fatemi qualcosa, datemi qualsiasi cosa, ma voglio tornare a fare scherma”, mi hanno raccontato che c’era scherma in carrozzina. Io faccio: “Scherma in carrozzina? Ma no, quella roba è da handicappati, io non la voglio!” Ero ignorantissima, non conoscevo niente del mondo paralimpico e della disabilità in generale. E da lì ho riniziato, abbiamo inventato una protesi apposta … perché non c’è nessuno al mondo senza il braccio armato, quindi il casino era: “Come si fa?” Mio papà e mia mamma si sono messi lì ad ingegnare, a pensarci la notte, tutto quanto, finché non abbiamo creato questa protesi apposta, e che è quella che uso ancora oggi

When I really, officially, went to the prosthetic centre to say: “Do something, give me something, but I want to go back to practice fencing”, they told me that there was fencing in a wheelchair. I said: “Fencing in a wheelchair? Nooo, this is stuff for handicapped people, I don’t want it!” I was extremely ignorant, I didn’t know anything about the paralympic world and disability in general. And from there I started again, we had to invent a specific prosthetic … because there’s nobody in the world without a real fencing arm, therefore the problem was: “How can we do it?” My father and my mother began to work on it, thinking about it during the night, everything, until we created this purpose made prosthesis, which is the one I still use now.

N.B. You can watch the above interview in its entirety HERE.

Epilogue: just a few days ago Bebe won the gold medal at Rio 2016 Paralympics. Grandissima Bebe!

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Comments:

  1. Rosalind:

    Questa ragazza ha un sacco di coraggio. Le auguro tutto il meglio.

  2. John:

    Sono umiliato e meravigliato

  3. Annamaria giuricich:

    Massimo rispetto campionessa … sia per lei e per i vostri genitori. “Spirito indomabile”… indomitable spirit. Un abbraccio dal Sud Africa

  4. Suzanne Hoeffner:

    You are my HERO!!!


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