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Ode To An Odious Teacher Posted by on Nov 25, 2016 in Uncategorized

A few days ago I wrote a post in which I recounted a pleasant episode that took place when I was a 15 year old student at the Liceo Classico in Lucca. This was a very strict old fashioned school, in which the teachers never paid compliments to the students, but only put them down, perché le lodi rammolliscono (because praise makes you soft!)

Felice Casorati, Gli scolari (1927-1928), olio su tavola. Palermo, Galleria Civica d’Arte Moderna.

Well, unfortunately, unpleasant memories from that period are far more numerous than the pleasant ones. That year in Italian Literature we studied the Twentieth century poetry movement known as Ermetismo. The poems, which described the horrors and pains of the the two world wars, resonated with us students, and a group of us secretly started to rewrite them, transposing them into our own world: the horrors and pains of the Liceo Classico N.Machiavelli di Lucca.

And it was the extremely unpopular Maths teacher B. who became the main target of our collective wrath. As it happens, I kept a few pages from a school notebook in which, alongside these poems, I recorded some of my thoughts about our teachers entitled ‘Il mio lager’ (My Concentration Camp). Here is my description of B.:

‘L’aguzzino B. ti gela con la sua voce odiosa; ti sbeffeggia al minimo errore, e ti rimanda a posto urlando se perdi un solo secondo a pensare’
‘B. the tormentor freezes you with his odious voice; he mocks you at the smallest mistake and, shouting, sends you back to your desk if you waste even one second thinking (about the answer)’

Here’s an example of our poetic parodies. This one is based on the poem Alle Fronde Dei Salici written by Salvatore Quasimodo in 1947, which describes the massacre of partisans and civilians perpetrated by the Nazi Army that occupied Italy. Quasimodo’s poem is based on psalm 137 (Greek 136) which describes the Jews’ exile to Babylon.

Alle Fronde Dei Salici di Salvatore Quasimodo

E come potevamo noi cantare
con il piede straniero sopra il cuore,
fra i morti abbandonati nelle piazze
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’agnello dei fanciulli, all’urlo nero
della madre che andava incontro al figlio
crocifisso sul palo del telegrafo?
Alle fronde dei salici, per voto,
anche le nostre cetre erano appese,
oscillavano lievi al triste vento.

On The Branches Of The Willows by Salvatore Quasimodo

How could we sing
with the foreign foot on our heart,
amongst the dead abandoned in the squares
on the grass hardened by the ice, with the lament
of the children like lambs, with the black scream
of the mother who went towards her son
crucified on the telegraph pole?
On the branches of the willows, for vow,
our harps were also hung,
they were swaying lightly in the sad wind.

Our Parody: Sulle Righe Dei Cartelloni, degli Studenti della Quinta Ginnasio, Liceo Classico N.Machiavelli 1988-89

E come potevamo noi cantare
con il piede del Barsanti sopra il cuore,
fra i morti che fece nelle scuole,
sull’erba dura di ghiaccio, al lamento
d’agnello degli interrogati*, all’urlo nero
della madre che andava a vedere i risultati
scritti sui cartelloni nell’atrio?
Sulle righe dei cartelloni, per voto,
anche il nostro tre* era appeso,
oscillavano tutti al triste vento.

On The Lines Of The Notice Boards, by the Students of the Quinta Ginnasio, Liceo Classico N.Machiavelli, 1988-89

How could we sing
with B.’s foot on our heart,
amongst those he killed in the schools
on the grass hardened by the ice, with the lament
of the interrogated* like lambs, with the black scream
of the mother who went to see the results
written on the boards in the hall?
On the lines of the boards, our grades,
our threes*, were also hung,
they all were swaying in the sad wind.

*Interrogazioni are oral tests, which were more common than written tests when I was at school.

*In Italy i voti (school marks or grades) go from 1 (the lowest) to 10 (the highest), and the minimum pass is 6. Therefore a grade of 3 is an extremely negative result.

How about you, do you have pleasant or unpleasant memories of your school days?

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Comments:

  1. Rita Kostopoulos:

    Grazie per le mie memorie del ginnasio Tommaso Campanella, Reggio Calabria

  2. Colleen Watson:

    Thank you so much for these fabulous posts. I look so forward to receiving them in my mail.

  3. paolo minotto:

    Frequentavo il liceo Riverwood ad Atlanta, Georgia. A quel’epoca la mia passione era musica e suonavo la chitarra elettrica nel Jazz BigBand della scuola nonché altri strumenti negli altri gruppi. Una volta la settimana prima di scuola alle sette, il Jazz BigBand faceva le prove in preparazione per il concerto prossimo.

    Il coro della scuola faceva le prove durante il periodo secondo di questo semestre particolare. Il direttore del coro gli piacevo e lui mi dava credito scolastico per cantare, nonostante io facessi praticare il violoncello da solo in una piccola stanza attraverso il corridoio. Sebbene questa stanza non fosse usata come un’aula, sulla parte superiore di una parete c’era un cavo sporgente dove l’altoparlante sarebbe stato per gli annunci della scuola.

    Una mattina appena dopo l’inizio del secondo periodo, un amico ed io stavamo parlando quando ho avuto l’idea a prendere il mio amplificatore usato nel Jazz BigBand, connetterlo via un cavo al cavo nella parete, poi connettere un microfono all’amplificatore per vedere se possiamo parlare attraverso l’impianto per annunci scolastici. Così ci ho provato. Mio amico è andato in un’aula vuota per ascoltare mentre ho parlato io nel microfono. Ho detto: “Questo è Dio. Molti di voi non vi siete pentiti per i vostri peccati. NON MI SFUGGIRETE!!!” Subito dopo il mio amico ha corso nella stanza piccola e mi ha informato che lo funziona.

    Ma all’inizio di ogni periodo quando la classe non ha ancora cominciato e l’insegnante non è ancora arrivato, c’è una certa quantità di rumore e distrazioni. Inoltre il volume del mio amplificatore era basso e quindi la maggior parte delle classi ovunque la scuola intera non aveva sentito il mio annuncio, ad eccezione del preside.

    Nel fra tempo, il preside era nel suo ufficio faceva un colloquio con un insegnante e lui diceva che nella scuola c’erano delle regole rigide, il cattivo comportamento non era tollerato e blah blah blah. Appena fuori il suo ufficio era il microfono per gli annunci scolastici e dopo sentendo il mio annuncio, lui è andato fuori per vedere chi ha fatto quel annuncio. Non c’era nessuno alla scrivania. Perplesso, lui è tornato al suo ufficio per riprendere il colloquio.

    Allora, il mio amico voleva parlare nell’impianto ma io volevo aspettare fino all’ultimo giorno di scuola. Dopo un po’ di discussione, sono andato all’aula vuota per ascoltare e lui ha parlato nell’impianto ma questa volta, con il volume più alto. Lui ha detto: “Questo è Dio. Molti di voi non vi siete pentiti per i vostri peccati. NON MI SFUGGIRETE!!!”

    Ora, a questo punto, le classi avevano cominciato e la scuola intera aveva sentito l’annuncio. Il preside nel mezzo del colloquio, ancora una volta è andato fuori il suo ufficio per vedere chi ha fatto quel annuncio. Non c’era nessuno alla scrivania. Poi il preside ha fatto un annuncio che qualcuno aveva fatto irruzione nell’impianto e non fare caso ai annunci precedenti.

    Io avevo ritornato a far praticare il violoncello e il mio amico se n’era andato come se niente fosse capitato.
    Però qualcuno aveva riconosciuto la voce del mio amico, ha informato il vicepreside e alla fine siamo stati presi e sospesi dalla scuola per 2 giorni.

    • Serena:

      @paolo minotto Ciao Paolo, grazie per il bel ricordo. Molto divertente! Scusa il ritardo, ma lo avevo rimandato a quando avevo più tempo e poi …
      Grazie comunque, mi ha fatto molto piacere.
      Saluti da serena


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