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Musica a Pontremoli Posted by on Sep 13, 2017 in Culture

Cosa c’è di più bello dell’ascoltare la musica classica suonata da grandi professionisti in luoghi che sono dei veri e propri gioielli architettonici?

E’ questo il regalo che ci ha fatto il maestro Giulio Plotino la settimana scorsa qui a Pontremoli: sette concerti, uno per ogni sera della settimana, e per di più tutti gratuiti!

La locandina dei concerti.

Noi purtroppo siamo riusciti ad andare solo a tre serate, che comunque non sono pochi, in una sola settimana! Cominciamo dall’inizio.

La prima sera si è tenuta nel bel salone di Palazzo Dosi Magnavacca, della metà del XVIII secolo. L’acustica era perfetta, l’atmosfera informale, quasi familiare, con tanto di cane accucciato sotto alla sedia, e niente palco o barriere a dividere i musicisti dal pubblico. Ci siamo goduti la musica di Mozart e César Franck circondati da allegorie mitologiche e raffinate pitture architettoniche dipinte con una delicata tavolozza cromatica.

Memorabile in particolare la sonata in La maggiore per violino e pianoforte di César Franck, eseguita magistralmente da un giovanissimo pianista; Christian Pastorino, e dal maestro Giulio Plotino al violino. Un’esecuzione talmente appassionata che alla fine del secondo movimento non siamo riusciti a trattenerci e siamo esplosi in un applauso fragoroso. Il maestro Plotino ha ringraziato, ma sorridendo ci ha sgridato ricordandoci che il concerto non era ancora finito.

La seconda serata non è stata da meno: concerti barocchi di Giuseppe Tartini nella chiesa barocca di Nostra Donna (XVIII secolo), recitava il programma. Abbiamo potuto scoprire così un altro gioiello nascosto di Pontremoli solitamente chiuso al pubblico, l’Oratorio di Nostra Donna, una piccola chiesa barocca a pianta quasi circolare che sembra una bomboniera. Questi concerti sono stati una piacevole scoperta per Geoff, che non conosceva Giuseppe Tartini, ma ama molto i suoi coevi Vivaldi e Corelli.

https://youtu.be/aJ5b7bEWHB4

La serata è stata però all’insegna del dramma: verso la fine del secondo concerto una signora si è alzata traballando, ma prima di raggiungere la porta è svenuta. In sala non c’era nessun dottore, per cui è stata chiamata l’ambulanza. Mentre aspettavamo si è avvicinato alla signora un prete, Don Lorenzo, ma il professore Beschizza (che assisteva la signora svenuta) l’ha allontanato subito dicendo: “No, il prete no, non esageriamo!”. Al che Don Lorenzo ha ribattuto: “Non è che i dottori valgano un granché … tutti i loro pazienti prima o poi li mandano da me!”

Nella terza e ultima serata c’è stato il gran finale con tanto di sorpresa. Nuovamente a Palazzo Dosi, fra rapimenti mitologici di fanciulle ritrose e inganni degli dei, noi siamo stati rapiti dalle note di Beethoven e Brahms. La sorpresa era che dopo aver eseguito la sonata n.1 in Re maggiore per violino e pianoforte, Op.12, di Ludwig van Beethoven, il maestro Plotino ha ceduto la bacchetta a Carlo Parazzoli, primo violino dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia.

Questi due grandi violinisti sono anche grandi amici, per cui hanno voluto eseguire un pezzo insieme. Plotino questa volta alla viola, e Parazzoli al violino, hanno suonato splendidamente un movimento di Mozart, da cui traspirava la perfetta sintonia fra loro. Dopodiché il maestro Parazzoli, accompagnato da Marco Alpi al piano, ha eseguito la sonata n.3 per violino e pianoforte, Op.108, di Johannes Brahms. Io e Geoff eravamo seduti in prima fila, a meno di due metri dai musicisti. Io assorbivo avidamente ogni nota, ogni gesto … mi sembrava che il violino mi sollevasse sempre più in alto con ogni accordo!

Al termine di questa intensa settimana eravamo ormai come una grande famiglia, e alla fine della serata ci siamo salutati tutti, pubblico, maestri, organizzatori e autorità cittadine, come degli amici, dandoci appuntamento all’anno prossimo.

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Comments:

  1. Lesley:

    Come fortunati voi avere l’opportunita’ di questa meravigliosa settimana di bella musica.

    • Serena:

      @Lesley Sì, siamo stati molto fortunati!
      Saluti da Serena

  2. Patricia:

    Siete stati fortunati. Dove viviamo noi si puo’ trovare musica della camera quasi ogni sera. Spero che questo bellissimo programma potesse diventare una tappa per ogni anno.


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