A Mysterious Christmas Present Posted by Serena on Dec 27, 2016 in Uncategorized
Some Christmas presents are more memorable than others. My first memorable one was given to me when I was about four years old.
La mattina di Natale mi svegliai e non trovai nessuno nelle camere da letto, né i miei fratelli né i miei genitori. Allora andai in sala dove c’era l’albero di Natale e lì sotto c’erano tante belle scatole. La stanza era tranquilla, la porta fra la sala e il tinello era chiusa e da lì dietro si sentivano venire delle voci di adulti: avevamo ospiti.
That Christmas morning I woke up and didn’t find anybody in the bedrooms, neither my brothers nor my parents. So I went into the living room where the Christmas tree was, and underneath it there were many beautiful boxes. The room was quiet, the door between the living room and the dining room was closed, and from behind it I could hear some adults’ voices: we had guests.
Cominciai ad esplorare i pacchi natalizi e ne scelsi uno in particolare, forse perché era il più grande, non mi ricordo bene. Pian piano lo scartai (non aveva i nastri coi fiocchi, solo un po’ di carta) e poi aprii la scatola. Dentro c’era uno strano animale di plastica, una specie di uccello con un gran becco giallo e le ali blu.
I began to explore the Christmas presents and I chose one in particular, probably because it was the biggest one, I don’t remember very well. Carefully I unwrapped it (it didn’t have ribbons, only some paper), and then opened the box. Inside there was a strange plastic animal, a sort of bird with a massive beak and blue wings.
Non capivo bene cosa fosse e come funzionasse, così dopo vari tentativi di fargli fare qualcosa lo appoggiai per terra e poi ci misi sopra un piede. Le ali si aprirono di colpo ed emise uno strano suono. Spaventata, mi assalì un dubbio tardivo: e se quel regalo non fosse per me ma per uno dei miei fratelli o, addirittura, se Babbo Natale l’avesse lasciato lì per sbaglio e fosse per un altro bambino? E io l’avevo rotto!
I couldn’t understand what it was and how it worked, so after several attempts to make it do something I put it down on the floor and stepped on it. The wings opened suddenly and a strange sound came out. Scared, I had a sudden doubt: what if that present wasn’t for me but for one of my brothers instead or, what if Father Christmas had even left it there by mistake and it was for another child? And I had broken it!
Preoccupata lo rimisi nella scatola e lo riavvolsi nella carta alla bene meglio, poi con l’aria da santarellina andai in tinello facendo finta di essermi appena svegliata. Lì c’era mia mamma che beveva il caffè in compagnia di zio Alberto. Mi fecero le feste e poi mi chiesero se avevo già aperto i regali. Io tutta innocente risposi di no. Mia mamma mi disse di andare a aprirli. Io indicai subito la scatola incriminata e con il cuore in gola chiesi se potevo aprire quello lì. Con mio grande sollievo la mamma disse di sì, che era per me. Un peso enorme si sollevò dal mio petto!
Worried, I put it back in its box and wrapped it in the paper as best as I could, then with the air of a little angel I went into the dining room pretending I’d just woken up. My mother was in there drinking coffee with uncle Alberto. They gave me a warm welcome and then they asked if I had already opened my presents. Looking all innocent I replied that I hadn’t. My mother told me to go and open them. I immediately pointed to the offending box and with my heart pounding asked if I could open that one. To my great relief mum said yes, that it was for me. An enormous weight lifted off my chest!
Mi fu spiegato che quello strano uccello era un pellicano, e che se lo tiravo con la corda cominciava a camminare, a muovere le ali, aprire il becco e fare dei versi. Beh, il povero pellicano era molto robusto, non solo resistette ai mie piedi e mi seguì per lungo tempo legato dietro al mio triciclo, ma passò persino in eredità a mio fratello Francesco.
I was told that the strange bird was a pelican, and if I pulled it along with the rope it would begin to walk, move its wings, open its beak and produce sounds. Well, the poor pelican was very sturdy, not only did it survive my feet and follow me around for a long time tied to the rear of my tricycle, but it was even inherited by my brother Francesco.
Build vocabulary, practice pronunciation, and more with Transparent Language Online. Available anytime, anywhere, on any device.
Comments:
John Buschiazzo:
Una bella storia. Sono contento che capito cosi tutti la storia. Solamente alcune parole nuovo da me. Grazie!
Serena:
@John Buschiazzo Grazie John!
Auguri di Buon Anno!
Serena
Maximus:
un bel racconto! Una piccola domanda. Secondo un dizionario di OUP l’espressione “fare le feste a qcn” si usa di cane, ma “fare la festa a qcn” significa accoglierlo con espansiva cordialità.
D’altro canto, il de Mauro dice “far la festa a qcn”: colloq., uccidere, far sparire, rubare.
Lesley Brennan:
Serena e Geoff
Buon Natale. Un bel racconto e opportunita’ d’imparare un po’ il tenso ‘past absolute’.
Auguri, Lesley
Serena:
@Lesley Brennan Grazie Lesley!
Sono contenta che tu abbia potuto ripassare il tempo ‘passato remoto’
Auguri di Buon Anno da Serena
Pedantic & Picky:
Should it be ‘hear” rather than ‘here’, and perhaps ‘began’ instead of ‘begun’?
Ref. The Italian: I can’t criticise that as mine is hopeless!
I enjoy receiving the Language Blogs. They are always useful and interesting.
Thanks
Geoff:
@Pedantic & Picky Salve! Grazie per le correzzioni. Scusa per gli errori, ma sia io che Geoff abbiamo l’influenza.
Auguri da Serena
Patricia:
Una bella storia natalizia!!
Serena:
@Patricia Grazie Patricia!
Auguri di Buon Anno da Serena
Maximus:
Un bel racconto!
Ho una domanda sul plurale nell’espressione “mi fecero le feste”. I dizionari ne non sono d’accordo. Uno (di Oxford) dice che in questo significato, si usa “la festa” mentre “le feste” si usa di cani. Ma il de Mauro afferma che “fare la festa a qcn” significa “uccidere”. E’ per evitare questa significazione che si usa il plurale?
Serena:
@Maximus Salve Maximus!
‘Fare la festa a qualcuno’ è un comune eufemismo per ‘uccidere’
‘Fare le feste’ vuol dire ‘accogliere festosamente’ tipico dei cani, ma anche degli adulti verso i bambini, per esempio.
Comunque ecco qui quello che dice il Vocabolario Treccani alla 2c sotto la voce ‘festa’:
c. Locuzioni: fare festa, fare un po’ di f., essere in festa, divertirsi, fare allegria; fare festa a qualcuno, accoglierlo festosamente, e così fargli gran festa, fargli le f., tante f., molte f. (anche detto di animali domestici, come per es. il cane che dimostra la propria contentezza per il ritorno del padrone o che accoglie con manifestazioni di simpatia una persona); fare festa a una cosa, gradirla moltissimo; ma fare la f. a qualcuno, o a un animale (soprattutto animali da cortile), ammazzarlo, oppure, riferito a persona, conciarlo male, ridurlo in cattivo stato; con lo stesso sign. anche conciare per le feste, o per il dì delle f.; fare la f. a una ragazza, toglierle la verginità; fare la f. a una cosa, consumarla: fare la f. al panettone; è f. finita, l’affare è chiuso; iron., è finita la f.!, per dire che si è concluso un momento piacevole.
Auguri di Buon Anno da Serena
Maximus:
@Serena Grazie, Serena!
Forse sarebbe meglio usare “le feste” per evitare eventuali fraintendimenti, tipo, “mio padre ti ha fatto la festa?”
Una volta ho detto che un mio amico era scomparso. Volevo dire che se n’è andato e non sapevo dove. Nella mia mente americana, he disappeared. Ma la reazione è stata diversa da quello che mi aspettavo.