Quando ero bambina la scuola finiva il trentuno maggio, e dal primo giugno al trenta settembre ci godevamo le meritate vacanze estive: quattro mesi completi di mare, sole, giochi e niente compiti, niente sveglia la mattina. Poi ad un certo punto l’Italia si dovette adeguare alle normative europee, e così le vacanze scolastiche furono ridotte, con grande dolore di studenti ed insegnanti: inizio delle vacanze verso il 10 di giugno, fine delle vacanze verso la metà di settembre.
Io e mia cugina Francesca vicino alla nostra casa di vacanze.
Ma cosa facevamo in quattro mesi di dolce-far-niente? Tante cose! Dopo circa un mese di mare, a luglio la mia famiglia si trasferiva nella casa di vacanza che avevamo nei Colli Sabini vicino a Roma. Lì ci raggiungevano la nonna coi cugini materni, Ciro e Anna Maria, che durante l’anno abitavano a Carrara (in Toscana). La nostra casa era sulla sommità di una collina subito fuori dal paese, e intorno a noi c’erano le case di vari zii e prozii paterni, e poi dei campi in cui pascolavano le mucche dei contadini del paese.
Una di queste case era ‘la casa della strega’: ci abitava una zia di mio papà che chiamavamo zia Maria la Vecchia, per distinguerla da zia Maria la Giovane che era la sorella di mio papà, ed era la zia preferita di tutti noi. Zia Maria la Vecchia invece non aveva figli e non sopportava il chiasso e le marachelle di noi bambini, pertanto non faceva altro che sgridarci e urlarci. E così, a volte, dopopranzo, quando tutti gli adulti facevano la pennichella, noi bambini facevamo un gioco: chi era così coraggioso da avvicinarsi alla casa della strega e bussare alla sua porta? Beh, un paio di volte io riuscii ad entrare nel giardino e a salire i primi gradini che portavano alla porta di casa, ma poi … mi sembrò di udire un rumore e così me la diedi a gambe levate, col cuore che mi batteva a mille.
Vocabolario
si dovette adeguare = had to adapt itself
con grande dolore = to the great pain
dolce-far-niente = pleasant idleness
ci raggiungevano = met up with us
zii e prozii paterni = uncles and aunts, and great uncles and aunts of my father
marachelle = mischief, pranks
sgridarci e urlarci = tell us off and shout at us
pennichella = siesta (alternatively called ‘pisolino’ or ‘riposino’)
me la diedi a gambe levate = I ran like hell, from the colloquial expression ‘darsela a gambe levate’
Comments:
Allan Mahnke:
Many thanks! It took me back to my own early school days, when school ended for the summer near the middle of June. (I always thought vacation was timed to coincide with my birthday.) It recommenced early in September. I had no colorful people to visit during the summer holiday, but loved it all the same.
Bill Auge:
Ciao Serena, ho goduto la storia e mi piace la foto vecchia.
un abbraccio, Bill
Transparent Language:
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Altho I have really improved my Italian thru your blogs, I would still appreciate an English translation of your Italian stories. It would be most helpful.
Thank you,
Lila Cecchi Petitti