Bisogna Provarle Tutte–Part 2 Posted by Geoff on Aug 1, 2012 in Italian Language
Here’s the second part of Mattia’s blog Bisogna Provarle Tutte (You have to try everything!), in which he recounts his experience of working as a waiter at a large resort in Puglia.
Il mio lavoro lì consisteva nell’assistere la clientela dalla colazione (dalle 7:30 del mattino) fino alla cena (fino alle 11:30 della sera) con le relative pause per permettere a noi camerieri di mangiare, prima di servire ai tavoli. Sembra inutile dire che servono delle gambe portentose per reggere il ritmo e la velocità di una sala di 550 ospiti.
La cosa è stata molto interessante, anche perché ho avuto l’opportunità di provare molti lavori, come il lava bicchieri, il cameriere che assiste al buffet e anche l’intermediario con persone straniere, che ovviamente non sapevano esprimersi in italiano.
Quest’ultimo è stato il compito che più mi ha riempito di gioia, e mi faceva ogni giorno alzare e pensare "oggi voglio proprio vedere cosa diranno". Infatti a me piace moltissimo parlare inglese e tedesco e lì capitavo proprio a fagiolo, tra tedeschi, inglesi e russi! Praticamente ero diventato il jolly tra i camerieri, poiché ero l’unico a poter interagire con questi clienti stranieri. La cosa mi piaceva un sacco anche perché, soprattutto i russi, si erano innamorati di me (alcune ragazze nel vero senso della parola, hahaha).
L’esperienza non è durata molto però; perché poco dopo sono dovuto tornare alla mia città per affrontare un esame d’inglese, il Trinity della Oxford. E quindi non sono più potuto tornare lì poiché sono stato subito dopo rimpiazzato.
Nulla toglie però che l’anno prossimo possa tornare lì ad accogliere nuovi clienti stranieri! In conclusione vi consiglio, come all’inizio del blog, di provare qualsiasi esperienza lavorativa, perché anche un cuoco può diventare un maître!
My work there consisted of assisting the clients from breakfast time (from 7:30 in the morning) until dinner time (up until 11:30 in the evening), with opportune breaks to allow us waiters to eat before serving at the tables. It goes without saying that you need really incredible legs to keep up with the rhythm and speed of a dining room containing 550 guests.
It was all very interesting, especially because I had the chance to try out a lot of different tasks, such as the glass washer, the waiter who helps at the buffet, and even acting as intermediary for foreigners, who obviously didn’t know how to express themselves in Italian.
This last aspect was the thing that gave me the most pleasure, and made me get up every day thinking “today I really want to see what they will say”. In fact, I really like speaking English and German, and I found myself in just the right place there, amongst Germans, English, and Russians! Effectively, I became the problem solver amongst the waiters, because I was the only one who could interact with these foreign clients. I also really liked this a lot because they all loved me, especially the Russians (some of the girls in the true sense of the word, hahaha).
This experience didn’t last long however, because after a little while I had to return home to face an English exam, the Oxford Trinity. And so I couldn’t go back again because I was immediately replaced.
That doesn’t mean, however, that I can’t go there again next year to welcome new foreign clients! In conclusion, as I said at the beginning of my blog, my advice is to try out any possible work experience, because even a cook can become a head waiter!
Our thanks to Mattia for another very interesting blog.
Build vocabulary, practice pronunciation, and more with Transparent Language Online. Available anytime, anywhere, on any device.
Leave a comment: