From The Computer To The Spade! Posted by Geoff on Apr 30, 2013 in News
I recently heard about a fascinating initiative taking place in the suburbs of Rome. It’s called EutOrto, and the following newspaper article, which I’ve edited and translated, explains what it’s all about:
Dal computer alla vanga, da tre anni in cassa integrazione in 20 ex Eutelia hanno preso in gestione un terreno all’Ardeatino
From the computer to the spade, layed off work three years ago 20 ex employees of Eutelia have taken on the management of some land at Ardeatino (Click here to see map)
Click on photo above to watch a video about EutOrto
Per raggiungere questa storia e vederla con i propri occhi, per annusarla, bisogna superare le Fosse Ardeatine, proseguire per un chilometro, domandare dell’istituto agrario. Lì, dentro una tenuta di 80 ettari – sullo sfondo, da una parte Roma 70 e dall’altra Fonte Meravigliosa – ecco i tremila metri quadrati dell’EutOrto, l’orto realizzato dai lavoratori (ingegneri, matematici, amministrativi) che dopo essere stati «venduti» dalla Bull (francese) e dall’Eutronics (olandese) all’Eutelia (italianissima…), e aver realizzato le commesse di Banca d’Italia, ministero dell’Interno, Camera, Campidoglio, ed essere stati ancora «venduti» a un’altra società, la «Agile», alla fine, dopo mesi senza stipendi, si sono ritrovati in cassa integrazione, senza lavoro. Sì certo hanno occupato la fabbrica per sei mesi e poi per altri due sono stati (in camper) in piazza Montecitorio: ma è chiaro che, sacra protesta a parte, mica era vita. Ecco, la storia dell’EutOrto comincia in quel momento, quando hanno deciso di reagire al disordine con la creatività.
To get to the bottom of the story and see it with your own eyes, to smell it out, you have to pass the Ardeatine quarries, carry on for a kilometre, and ask for the agricultural institute. There, in a smallholding of 80 hectares – on one side in the background Roma 70 and on the other Fonte Meravigliosa – are the 3,000 square meters of EutOrto, the allotment created by workers (engineers, mathematicians, managers) who, after having been ‘sold’ by Bull (French) and Eutronics (Dutch) to Eutelia (very Italian….), and having carried out work commissioned by the Banca d’Italia, Ministry of Internal Affairs, House of Parliament, Rome City Council, and then being ‘sold’ once again to another society, called ‘Agile’, finally, after months without any wages, found themselves laid off. Yes, sure they protested at the factory for six months followed by two more months (living in camper vans) in piazza Montecitorio: but it’s clear that, ‘sacred’ protest apart, it wasn’t exactly a life. So, the story of EutOrto began at that moment, when they decided to react to the whole mess with creativity.
Di colpo lasciati senza soldi e lavoro, hanno preso a diserbare, piantare, innaffiare: così, una stagione dopo l’altra, hanno capito che, oltre a sfamare le famiglie, potevano avere qualcosa d’altro, non solo cibo. Per fare solo un esempio, a capitare all’orto di venerdì si può incontrare uno psicologo. Ma perché è qui? «Per fare il mio lavoro, hanno bisogno di sostegno: parliamo di persone che sì, si sono reinventate, ma comunque non hanno risolto tutto…». Sì, ma scusi, come la pagano? «In questa stagione con broccoletti, carote, finocchi. Ma d’estate pagano meglio, e di più!».
Suddenly left without work and money, they began to weed, plant, and water: in this way, season after season, they understood that, other than feeding their families, they could obtain something more than just food. To give just one example, if you come to the allotment on a Friday, you can meet a psychologist. But why is he here? “To do my job, they need support: we are talking about people who, yes, have reinvented themselves, but haven’t however sorted out all their problems …” Yes, but, excuse me, how do they pay you? “In this season with broccoli, carrots, fennel. But in the summer they pay me better, and more !”
“I cavoletti di Bruxelles stanno iniziando a germogliare. Poi, all’improvviso, il grumolo rosso di Verona” – si legge nel diario on line - “Arrivi all’orto e trovi meraviglie. Lo scorso anno sono spuntati due fichi che abbiamo deciso di mantenere lungo il vialetto. Oggi li abbiamo trovati pieni di gemme e di frutti”. Certo, non sarà mai una tredicesima, ferie, giorni di malattia pagati: «Ma è stato un modo per lavorare – racconta Gloria Salvatori, 56 anni – per non perdere la socialità del lavoro, qui non crescono solo pomodori».
“The Brussels sprouts are starting to sprout. Then, suddenly, the Grumolo Rosso di Verona” – one reads in the online diary – “You arrive at the allotment and find marvels. Last year two fig trees came up, and we decided to keep them along the driveway. Today we found them full of buds and fruits”. Of course, there will never be a bonus, paid holiday, or sick leave: “But it’s been a way to work – says 56 year old Gloria Salvatori – a way to not loose the social interaction of work, not only tomatoes grow here”.
Ancora dal diario on line: “Cosa ci auguriamo se non di uscire dal precariato? Una stabilità per far di questo EutOrto il nostro luogo, per sempre”. Il futuro è tutto da immaginare ma le braccia rubate all’informatica, almeno, hanno un presente: “Ci ha consentito di conservare la coesione tra noi, l’identità di essere lavoratori cassintegrati, e credo – sorride Gloria Salvatori – che siamo riuscito a realizzare ciò che avevamo sperato, reagire al disordine con una risposta creativa, il nostro orto urbano. Certo facevamo altro, eravamo altro, ma siamo stati capaci di trasformarci”. Da ingegneri informatici ad agricoltori, quasi una rivoluzione!
Once again from the online diary: “What do we want for ourselves if not of getting away from insecurity? Stability in order to turn EutOrto into our place, for ever”. The future can be left to the imagination, but the workforce which was torn away from Information Technology at least have a present: “It allows us to maintain cohesion amongst us, the identity of being laid off workers, and I believe – smiles Gloria Salvatori - that we’ve managed to realise what we hoped for, react to disorder with a creative reply, our urban allotment. Sure we did something else before, we were something else, but we’ve been able to transform ourselves”. From IT engineers to farmers, almost a revolution!
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