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Grandfather Ciro Posted by on Oct 5, 2017 in Italian Language

Here’s my English translation of Serena’s article Nonno Ciro.

Poco fa, aprendo Google Italia, ho scoperto che era la Festa dei Nonni, così ho deciso di scrivere un breve ricordo sui miei nonni materni (quelli paterni non li ho conosciuti, purtroppo).

Not long ago, upon opening Google Italy, I discovered that it was Grandparents Day, so I decided to write a short memoir about my maternal grandparents (I never knew my paternal grandparents, unfortunately)

Mio nonno si chiamava Ciro, nome che ci faceva molto ridere perché era il nome di uno dei più importanti imperatori persiani, mentre il nonno era un uomo piccolo di statura, molto affettuoso e con le lacrime in tasca, come si dice.

My Grandfather was called Ciro, which made us laugh a lot because it was the name of one of the most important Persian emperors, but my granddad was a small, very affectionate man, who cried easily (literally: with tears in his pocket, as they say).

Nonno Ciro con mia cugina Anna Maria, il giorno del suo matrimonio. Grandfather Ciro with my cousin Anna Maria on her wedding day.

… però era anche un po’ tirchio! Il giorno di Natale, alla fine del pranzo, nonna Cenza, sua moglie, si alzava e facendo il giro della tavola ci dava un foglio da Diecimila Lire per ciascuno (probabilmente l’equivalente di 20 euro di oggi). Quando si risedeva, si alzava nonno Ciro: si metteva la mano in tasca, tirava fuori una manciata di banconote, e con le lacrime agli occhi dava a ciascun nipote un foglio da Mille Lire (più o meno 2 euro, appena sufficienti a comprare un piccolo gelato). Noi ringraziavamo e gli davamo un bacino sulla guancia, cercando disperatamente di restare seri.

… however, he was also a bit mean with his money! On Christmas day, at the end of lunch, Grandma Cenza, his wife, got up and went round the table giving each of us a Ten Thousand Lire banknote (probably equivalent to 20 present day Euro). When she sat down again, granddad Ciro got up: he put his hand in his pocket, pulled out a handful of money, and with tears in his eyes gave a One Thousand Lire note (more or less 2 Euro, just enough to buy a small ice cream) to each of his grandchildren. We thanked him and gave him a little kiss on the cheek, desperately trying to look serious.

Ma nonno Ciro era famoso soprattutto per la sua borsa, che mia cugina Anna Maria ancora conserva. Avete presente la borsa di Mary Poppins, da cui usciva di tutto? Ebbene, anche nonno Ciro aveva una borsa magica, ma era molto più piccola, al massimo 45 per 30 centimetri. Era una vecchia cartella di cuoio, che adoperava quando viaggiava per andare a trovare parenti e amici. Al suo arrivo correvamo intorno a lui ad ammirare l’apertura della borsa. Da quella cartella usciva di tutto: il pigiama, le pantofole, il vestito di ricambio e persino il cappotto!

But granddad Ciro was famous above all for his bag, which my cousin Anna Maria still has. Do you remember Mary Poppins’ bag from which all kinds of things would emerge? Well granddad Ciro also had a magic bag, but it was much smaller, 45 by 30 centimetres at the most. It was an old leather satchel, which he used when he went to visit friends and relatives. When he arrived we’d run and gather around him to admire the opening of the bag. Everything came out of that satchel: pyjamas, slippers, a change of clothes, and even a long coat!

Il ricordo più bello che ho di nonno Ciro è di un giorno d’estate quando portò me e mia cugina Anna Maria al mare. I nonni abitavano in un condominio a Marina di Carrara, a circa un paio di chilometri dal mare. Fino ad oltre gli ottant’anni nonno Ciro andò sempre in bicicletta, non guidava la macchina, anche se da giovane aveva fatto il camionista.

My nicest memory of granddad Ciro is of one summer’s day when he took me and my cousin Anna Maria to the sea. My grandparents lived in a condominium at Marina di Carrara, about a couple of kilometres from the sea. Until he was over 80 years old granddad Ciro always rode his bike, he didn’t drive a car, even though he’d been a lorry driver when he was young.

Una mattina io e mia cugina stavamo giocando giù in strada quando vedemmo il nonno uscire dal garage con la sua vecchia bici. “Dove vai, nonno?”, gli chiedemmo. “Vado a fare un giro al mare”, ci rispose. “Ci porti con te? Per favore nonno”, lo implorammo. E così nonno Ciro caricò Anna Maria sulla canna della bici, me sul portapacchi, e mani sul manubrio ci spinse fino alla spiaggia.

One morning my cousin and I were playing down in the street when we saw my granddad come out of the garage with his old bike. “Where are you going Granddad?”, we asked him. “I’m going for a ride to the sea”, he replied. “Will you take us with you? Please Granddad?”, we begged him. And so granddad Ciro loaded Anna Maria on the crossbar of the bike, me on the rack, and holding the handlebars he pushed us to the beach.

Una volta arrivati, io ed Annina salimmo su un pattino arenato, e facendo finta di remare immaginammo di viaggiare per mari lontani, mentre il nonno ci guardava appoggiato alla sua bici. Poi ci comprò il gelato e infine ci riportò a casa stanche ma felici.

Once we arrived, Anna Maria and I climbed onto a beached raft and, pretending to row, imagined that we were voyaging across distant seas whilst granddad leaned on his bike and watched us. Then he bought us an ice cream and finally took us home, tired but happy.

Beh, ho scritto solo di nonno Ciro! La prossima volta vi racconterò di nonna Cenza.

Hmm, I’ve only written about granddad Ciro! Next time I’ll tell you about grandma Cenza.

Tanti auguri a tutti i Nonni!

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Comments:

  1. Donna:

    Serena e Geoff, grazie mille per le lezione italiane. Sono tornata da due settimane meravigliose in Liguria, Toscana, e Roma, e ho pensato molte volte di le cose che ho imparato qui. Per esempio, ho visto un’Ape (che probabilmente non avrei notato) e ho sentito una guida dire ad un altro, “ci penso io”.

    Ho provato a parlare italiano quanto più possibile e la gente era molto gentile (sorridevano alla mia grammatica). Mi hanno capito ma spesso non riuscivo a capirli. Avete suggerimenti per migliorare le mie capacità di ascolto? (E correggimi, per favore!)

  2. Joan Engelhaupt:

    Per Donna: Anche io ho probleme con capire l’italiano che ascolto e me ha aiutato abbastanza il programma Yabla.com Negli Stati Uniti, costa $10 al mese o meno se compra sei mesi. Anche ringrazio Transparent Language e Serena e Geoff!

  3. Donna:

    Grazie, Joan! Lo proverò!


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