Libri per l’autunno Posted by Bridgette on Sep 24, 2021 in Literature
It’s officially no longer summer, we have now entered “sweater weather:” l’autunno è una stagione ricca di fascino. (Fall is a season full of charm.)
Part of that charm is reading while cozied up: non c’è nulla di più bello che prendere in mano un libro , magari accompagnati da una tazza di tè. (There is nothing more beautiful than picking up a book, hopefully accompanied by a cup of tea.)
“Chi non legge, a 70 anni avrà vissuto una sola vita: la propria! Chi legge avrà vissuto 5000 anni: c’era quando Caino uccise Abele, quando Renzo sposò Lucia, quando Leopardi ammirava l’infinito… perché la lettura è un’immortalità all’indietro”. (Umberto Eco)
“Those who do not read at 70 will have lived only one life: their own! Those who read will have lived 5,000 years: there was when Cain killed Abel, when Renzo married Lucia, when Leopardi admired the infinite… because reading is an immortality backwards ” (Umberto Eco)
In vista della stagione autunnale, ecco qualche libro per l’autunno da leggere e sfogliare durante le serate. (In view of the autumn season, here are some books for autumn to read and leaf through during the evenings.)
Il fu Mattia Pascal (1904)
Luigi Pirandello
“Mattia Pascal è certo il primo protagonista di romanzo, in Italia, a intrattenere un rapporto volubile e leggero con le proprie radici temporali, quasi fosse incalzato da una segreta vocazione a evaporare e dissolversi in altre forme, contro il ricatto della storia e delle sue istituzioni. Agli antipodi degli eroi dannunziani dalla vita sublime, con Mattia Pascal si annunciano gli eroi della vita interstiziale, sopravvissuti a una catastrofe dell’ideologia ottocentesca, della quale solo dopo la grande guerra si intende per intero lo schianto.”
Fiori per i Bastardi di Pizzofalcone (2020)
“Savio Niola, proprietario di uno storico chiosco di fiori, è stato ammazzato. Un delitto che sconvolge Pizzofalcone, perché l’anziano era amato da tutti nel quartiere. Lo consideravano una specie di «nonno civico», che non avendo una famiglia propria si prodigava per quelle degli altri. Chiunque si rivolgesse a lui poteva contare su una parola gentile, su un po’ di attenzione, se necessario su un sostegno materiale. Eppure è stato letteralmente massacrato. Chi può avere tanto odio, tanta rabbia in corpo da compiere un gesto simile? Poco tempo prima l’uomo si era esposto contro il racket che taglieggia i commercianti della zona, ma la pista della criminalità organizzata non convince i Bastardi, ancora una volta alle prese con un caso difficile da cui, forse, dipendono le sorti del commissariato. Un commissariato che, per loro, è ormai molto piú di un luogo di lavoro. Come per Savio era il suo chiosco.”
Il Gattopardo (1958)
Giuseppe Tomasi Di Lampedusa
“Siamo in Sicilia, all’epoca del tramonto borbonico: è di scena una famiglia della più alta aristocrazia isolana, colta nel momento rivelatore del trapasso di regime, mentre già incalzano i tempi nuovi (dall’anno dell’impresa dei Mille di Garibaldi la storia si prolunga fino ai primordi del Novecento). Accentrato quasi interamente intorno a un solo personaggio, il principe Fabrizio Salina, il romanzo, lirico e critico insieme, ben poco concede all’intreccio e al romanzesco tanto cari alla narrativa dell’Ottocento. L’immagine della Sicilia che invece ci offre è un’immagine viva, animata da uno spirito alacre e modernissimo, ampiamente consapevole della problematica storica e politica contemporanea.”
Il filo della speranza (2021)
Buon viaggio tra i libri per l’autunno da leggere…
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