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Le Bambole Della Nonna Posted by on Aug 20, 2018 in Italian Language

Do you ever have the feeling, dear reader, that contemporary western culture could do with taking a step back and rediscovering a few lost pleasures?

Introduction by Geoff

… pleasures such as the simple act of making things for yourself rather than buying mass produced plastic cianfrusaglie (knick-knacks). As children we often made our own toys.
I remember the mixture of pleasure, pride and excitement that we felt whilst creating and playing with these unique objects.
Luckily for us, there’s a very special festival each August in the nearby borgo di Ponticello where we have the privilege of taking that magical step back into the past over the four evenings of i Mestieri Nel Borgo (Old Trades In The Village).

During la festa, Serena and I work with la Pro-Loco di Pontremoli in the area bimbi (children’s area), where we help them to create all kinds of wonderful things using simple materials such as la creta (clay), la lana (wool), il legno (wood) and il cartone (cardboard).

This year, Serena wanted to try something new. Let me pass you over to her so that she can tell you all about it.

Volevo fare qualcosa in lana da creare coi bambini e che fosse pronto in pochi minuti. Pensa e pensa, mi sono ricordata che la mia maestra delle elementari ci aveva fatto delle bamboline in lana con le braccia fatte a treccia. Scavando un po’ nella memoria e con l’aiuto dell’internet sono finalmente riuscita a ricrearle. E’ stato un grande successo sia coi bambini che con gli adulti. Vediamo come si fanno.

Cosa serve:

Del cartone corrugato
Degli avanzi di lana colorata (più sottile è, meglio è)
Un paio di forbici
Niente gatti intorno!

Preparazione:

Tagliare un rettangolo di cartone della misura di cm 15×8.
Avvolgere la lana del colore principale intorno al lato lungo del cartone, tenendola ferma con un dito perché non scappi. Se la lana è sottile, usare due capi insieme.

Fare parecchi giri fino ad ottenere un bel mazzetto (io faccio in genere 60 fili, quindi 30 giri se la lana è doppia).

Tagliare la lana alla base del cartone da dove si è partiti. Legare i fili all’altra sommità del cartone con un pezzo di lana. Tagliare tutti i fili alla base del cartone, e poi fare un doppio nodo in cima, stringendolo molto stretto.

Sfilare la lana dal cartone, e legare un altro filo di lana in alto, vicino alla sommità legata, per creare la testa della bambola. Mettere in salvo la lana dalle fauci della gatta, che vuole giocare coi gomitoli!

 

Adesso si fanno le braccia: avvolgere la lana intorno al lato corto del cartone per un totale di 15-20 fili. Tagliare la lana dal lato dove si è partiti, e poi tagliare tutti i fili dello stesso lato.

Aprire la matassina di lana così da raddoppiare la lunghezza, e fermare bene una estremità. Dividere i fili di lana in tre parti e fare una treccia, che va poi bloccata all’altra estremità. Pareggiare i fili con le forbici.


Prendere la bambola, dividerla grosso modo a metà così da ottenere un davanti e un dietro e infilarci la treccia (le braccia). Legare un filo di lana in modo da creare la vita della bambola e bloccare le braccia dentro.

Con della lana di un altro colore fare delle decorazioni a piacere.

Per i capelli, scegliere un’altra lana e arrotolarla intorno al lato corto del cartone come per le braccia. Tagliare i fili da un lato, aprire la matassina, e poi legarla al centro col filo che spunta dalla sommità della testa della bambola. I capelli si possono lasciare sciolti come nella foto, o fare due treccine, oppure due codini, come si preferisce.

Variazioni:

Per fare le gambe al bambolotto si prendono i fili della gonna, si dividono a metà, ognuno dei due ciuffi si divide in tre parti e si fa una treccia che si ferma in fondo con un filo di lana.
Se non si sanno fare le trecce, si possono semplicemente bloccare i fili ai polsi e ai gomiti per le braccia, e alle caviglie e le ginocchia per le gambe, come ho fatto io nel bambolotto marrone, che si vede nella foto.

Buon Divertimento!

Need help? please leave a comment.

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Comments:

  1. Mary Mennella:

    Grazie mille! Mi ricordo queste bombolle, ma la sua e’ piu bella!

  2. carmel attard:

    Carissimi Serena e Geoff,

    Sono sempre lieto leggere cio che scrivete. Tanti canguri dall’Australia

    carmelo

  3. Nini Rukmini:

    good job serena.

  4. Donna:

    Per favore potreste spiegarmi “pensa e pensa”. È un idioma?

    • Serena:

      @Donna Salve Donna!
      ‘Pensa e pensa’ è un’espressione colloquiale che usa la ripetizione della parola per dare più enfasi. Si può tradurre con ‘dopo aver pensato tanto’.
      Saluti da Serena

  5. Rosalind:

    Penso che si siano divertiti molto bene i bimbi. Brava, Serena.

  6. Maman:

    Do you, Geoff, remember making a tank with a wooden cotton reel a rubber band and matchsticks and making them run across the kitchen floor? Maman

    • Geoff:

      @Maman I’d forgotten about that mother, thanks for reminding me!
      If I can find a wooden cotton reel I’ll have a go at making one again.
      🙂

  7. Carolyn:

    Sono triste che non sono in Pontremoli a facendo una bambolina.
    Ma Andrea arrivera presto – una settimana.
    Ed io arriverò la prima parta del’ Ottobre. Ciao!

  8. Chippy:

    What a pity I wasn’t able to look at this earlier! So interesting and what a bonus all the comments have been! This is truly a unique blog.
    You’ve both taken so much time to produce this wonderful post. Thank you so much! Also to Donna for asking about ‘pensa e pensa’. That will come in very handy!!

  9. Jane:

    Grazie mille. Che parole e espressioni nuove! Mi ha fatto cercare molto, ma in fine ho scoperto che “capi” equivale in inglese a “ply”, come “4-ply wool”.


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