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I Trovatelli – Part 2 Posted by on Feb 7, 2017 in Vocabulary

Part 2 of I Trovatelli follows the same formula as Part 1, the text is Italian only. We’ll publish the English translation at the end of the week.

I Trovatelli: la storia di come abbiamo trovato ognuno dei nostri gatti.

Jennifer

Jennifer in uno dei suoi posti preferiti, la finestrina della cucina.

L’anno seguente la mamma dei tre gattini, Gigia, Smokie e Bella, soddisfatta del risultato, si ripresentò a casa nostra, questa volta mentre era ancora incinta. Decidemmo di nutrirla, sperando che in questo modo i nuovi gattini nascessero più sani e robusti, e a questo punto le demmo un nome: Jennifer.

Una mattina di metà aprile però Jennifer non era sulla finestra della cucina come al solito. Uscii fuori a chiamarla, e sentii un flebile miagolio provenire dalla piccola casetta in legno accanto alla porta che Geoff aveva costruito come riparo per i nostri ormai numerosi gatti e visitatori. Mi inginocchiai a guardare dentro e vidi Jennifer con un groviglio di cosine pelose. Tutta emozionata chiamai Geoff: c’erano 5 gattini, ma uno purtroppo era nato morto.

Da quel giorno cominciò la nuova avventura: quando i gattini iniziarono a camminare un poco, non appena aprivamo la porta uno tsunami miagolante si rovesciava all’interno e correva a giocare sotto i mobili della cucina. Smokie e Cocò si dimostrarono subito interessati a questo gioco, mentre le femmine, in particolare Mimì e Gigia, si rivelarono insofferenti verso gli intrusi.

Jennifer continuò imperterrita la sua manovra di insediamento: se io mi sedevo per terra a giocare coi gattini, lei veniva subito ad accoccolarsi su di me, poi chiamava i figli e li allattava lì, in grembo a me! Come fare a resisterle? Riuscimmo a trovare casa a tutti e quattro i micini e con l’aiuto di un’amica gattara facemmo sterilizzare Jennifer al canile municipale. Finalmente in pensione dalle responsabilità materne, Jennifer si stabilì permanentemente in casa nostra e divenne una gatta estremamente casalinga e affettuosa.

Ambra & Mr. Black

Ambra da piccolina. Ho scoperto subito che dovevo portare i guanti ‘anti-artigli’!

L’arrivo più drammatico fu certamente quello di Ambra! Fece il suo ingresso due anni e mezzo fa, in un pomeriggio di inizio settembre, racchiusa nelle mani protettive di Geoff, che l’aveva trovata sull’orto. Era piccolissima, aveva solo pochi giorni, era sporca, ricoperta di larve di mosca e affamata, ma sana e piena di vitalità. La pulimmo e le demmo del latte caldo con l’aiuto di una pipetta, poi sull’internet trovai una ricetta per latte per gattini da preparare in casa.

Con Ambra imparammo a fare i genitori: dovevamo alzarci durante la notte per allattarla, le massaggiavamo la pancina per farla digerire e stimolarle la vescica, controllavamo che facesse la popò, la rassicuravamo, la facevamo giocare, e così via.

“E tu … chi sei?” Ambra fa conoscenza con Smokie.

Nello stesso periodo in paese apparve un gattino tutto nero dal pelo lungo: sospettammo subito che fosse il fratellino di Ambra. Quando sua mamma, una gatta randagia del paese, cominciò ad allontanarlo, lui cercò la compagnia umana non solo per il cibo, ma anche, cosa rara per i gatti del paese, per le coccole. Io mi raccomandavo con Geoff di non abituarlo a mangiare da noi perché avevamo già sette gatti: bastavano ed avanzavano.

Mr. Black con una micina bianca che abitava temporaneamente da noi.

Tuttavia, un pomeriggio ero nella cascina a prendere della legna per il caminetto e lui arrivò di corsa e cominciò a strusciarsi contro le mie gambe. Lo sollevai: era leggero come una piuma, gli si sentivano tutte le costole, ma la cosa che mi colpì di più fu che si mise subito a fare delle gran fusa. Faceva sempre le fusa. Anche quando lo portammo dal veterinario perché aveva un’infezione sulla guancia, continuò a fare le fusa mentre il veterinario lo radeva!

Era impossibile resistergli e dovemmo arrenderci: lo adottammo e lo chiamammo Mr.Black. Diventò subito l’inseparabile compagno di giochi di Ambra, cosicché li soprannominammo ‘Il Duo Diabolico’. E’ un vero piacere vederli giocare insieme e sentire l’affetto della nostra famiglia felina.

“Hai visto quanto sono veloce!” Mr. Black fa finta di correre mentre si sdraia sul letto.

You can read our chronicles about Ambra in the following articles:

Lost and Found

Mittens For Kittens

Amber’s Antics

Busy Busy Busy

Il Duo Diabolico

P.S. Sadly, both Cocò and Jennifer passed away in 2016.

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Comments:

  1. Rosalind:

    Ci sono tanti piaceri con i gatti e, di quando in quando, della tristezza. Le vostre foto sono bellissime.

  2. Deborah:

    mi è piaciuto molto questo blog. sto ancora studiando italiano e uso “wordreference.com) quando non so una parola. C’erano due parole non ho potuto trovare, comunque, in questo blog. La prima è “cosine” e l’altra è “gattara”. Forse l’ultima vuole dire un’amica innamorata dei gatti? Per quanto riguarda “consine”, boh?

    • Geoff:

      @Deborah Ciao Deborah, allora …

      Gattara is a Romanesco word for cat lady (not the superhero type!). The cat ladies (and cat men) of Rome are famous for looking after the stray cats that live amongst the Roman ruins and in the centro storico di Roma:http://www.scuolaromit.com/it/gatti-di-roma/

      Cosine : cosa = ‘thing’ + the suffix -ina = ‘little thing’, hence cosine (fem. plural) = little things.

      A presto, Geoff 🙂

  3. Deborah:

    Grazie!


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